Appello agli eurodeputati sul PPWR

(Foto di Diliff da Wikipedia)

A fronte dell’impegno delle aziende europee per accelerare la transizione verso l’economia circolare e degli sforzi da esse compiuti per passare a soluzioni di imballaggio più sostenibili, inclusi consistenti investimenti per la loro riciclabilità, BusinessEurope, l’associazione di rappresentanza dell’industria manifatturiera europea, si dice preoccupata per le diverse misure introdotte con la proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR) e approvate dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo alla fine di ottobre, seppure siano stati introdotti alcuni miglioramenti al testo. Per questo ha rivolto agli eurodeputati a condividere tali preoccupazioni per evitare di danneggiare il mercato continentale, la transizione verde stessa e la competitività europea.

Come già rilevato con un appello aperto sottoscritto da molte associazioni di categoria europee, anche BusinessEurope ritiene necessario garantire la complementarità tra riciclo e riutilizzo come strade per raggiungere la circolarità ed entrambi dovrebbero essere considerati come tali nel Regolamento. Gli obiettivi di riutilizzo rischiano altrimenti di compromettere l'importante ruolo del riciclo e di mettere in secondo piano gli sforzi e gli investimenti fatti dalle aziende per aumentare la riciclabilità degli imballaggi. Le soluzioni riutilizzabili, inoltre, non sono la soluzione ecologicamente preferibile in tutte le situazioni e per tutti gli imballaggi.

BusinessEurope quindi incoraggia vivamente i deputati europei a presentare emendamenti per esenzioni “orizzontali” dagli obblighi di riutilizzo nelle situazioni in cui gli imballaggi monouso risultino effettivamente più sostenibili dal punto di vista ambientale rispetto al riutilizzo. Tali esenzioni possono essere legate a una valutazione del ciclo di vita, a un determinato tasso di riciclo o del tasso di raccolta. L’associazione, peraltro, si dichiara favorevole all'inclusione di tali esenzioni negli emendamenti di compromesso alternativi presentati dal PPE e dall'ECR prima del voto in Commissione ambiente, nonché nel parere dell'tre adottato nel luglio 2023.

L’associazione delle industrie manifatturiere europee chiede di sostenere una maggiore armonizzazione, laddove i requisiti nazionali divergenti in materia di sostenibilità e informazione comportino costi operativi e oneri amministrativi aggiuntivi per le aziende, impedendo, inoltre, lo sviluppo di un'economia circolare e riducendo le economie di scala e gli investimenti in innovazione a causa della crescente frammentazione del mercato. In dettaglio, BusinessEurope sollecita dunque gli eurodeputati a respingere la proposta di aggiungere il termine “almeno” negli obiettivi di riutilizzo dell’articolo 26, in quanto implica che il PPWR fissi obiettivi minimi di riutilizzo, instaurando sistemi e obiettivi divergenti tra gli Stati membri; presentare emendamenti per eliminare la possibilità per gli Stati membri di mantenere o introdurre requisiti nazionali di sostenibilità o di informazione nell'articolo 4, paragrafo 4; modificare la tabella per eliminare l'articolo 45, paragrafo 2, lettera c), che consente agli Stati membri di introdurre obiettivi di riutilizzo per prodotti diversi da quelli coperti dall'articolo 26; rifiutare la modifica della formulazione da “possono” a “devono” nell'articolo 11, paragrafo 8, per evitare di imporre l'introduzione di requisiti nazionali di etichettatura per i sistemi EPR.