Collaborazione per lo stampaggio di rPET in un’unica fase

Una collaborazione all’insegna della sostenibilità ambientale quella tra Alpla, azienda attiva a livello globale nel settore degli imballaggi plastici, ed Engel, che a Plast 2023 mostreranno come il settore packaging abbia la possibilità concreta di fare un balzo qualitativo in avanti, producendo, presso lo stand del costruttore di macchine a iniezione, contenitori a parete sottile utilizzando un’innovativa linea di stampaggio ad alte prestazioni per la lavorazione di rPET. 

L'rPET utilizzato in fiera proviene da bottiglie post-consumo per bevande trattate presso gli impianti di riciclo di Alpla, per la cui lavorazione Engel ha sviluppato una macchina dotata di una unità a iniezione ad elevate prestazioni qualsiasi sia la percentuale di materiale riciclato impiegata. Uno degli elementi innovativi dell’applicazione è rappresentato proprio dal materiale. I contenitori da 125 ml hanno pareti con spessore di 0,32 mm e offrono molteplici opzioni di utilizzo, in particolare in ambito alimentare, grazie a un processo di stampaggio che avviene in un'unica fase utilizzando dal 30% al 100% di riciclato.

Oltre a offrire significativi vantaggi in termini di efficienza produttiva e di risparmio dei costi di produzione, questa applicazione risulta essere perfettamente rispondente agli obiettivi del Patto Europeo sulla plastica. In virtù del quale, entro il 2025, tutti gli imballaggi in plastica dovranno essere realizzati con il 30% di materiale riciclato ed essere riciclabili al 100%. Attualmente, i materiali tipicamente utilizzati in ambito alimentare per contenitori a parete sottile sono poliolefine o polistirene.

Per le aziende che operano nel settore alimentare e delle bevande, l’rPET rappresenta una valida opzione sotto numerosi punti di vista: per evitare sanzioni, extra tassazioni o il bando dagli scaffali dei supermercati. Da parte dell’Efta (European Food Safety Authority) sono infatti già stati approvati numerosi metodi di riciclo del PET e il ciclo può definirsi già chiuso. Tutto ciò, di fatto, amplierebbe in modo significativo lo spettro di utilizzo del PET e dell'rPET, nonostante l’attuale costo più elevato del materiale.