Per una transizione effettiva Eni lancia MyChange

La transizione energetica è un percorso di trasformazione in cui la collaborazione tra imprese lungo le filiere produttive è fondamentale. Ecco perché in questi ultimi anni Eni si è rivolta ai propri stakeholder con iniziative aperte a tutte le realtà. Un esempio è la piattaforma digitale Open-es per condividere i dati relativi alla sostenibilità, che crea un ecosistema di aziende impegnate in un percorso di crescita e miglioramento. Affinché un intero sistema si trasformi è necessario però che ogni sua parte partecipi al cambiamento ed è in questa prospettiva che si colloca MyChange, strumento all’interno di Open-es che offre contenuti formativi, suggestioni e spunti di riflessione, arricchendosi con un percorso di certificazione sugli SDGs. MyChange è realizzato da Eni Corporate University e consiste in uno strumento per approfondire le tematiche più importanti legate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e alla sostenibilità più in generale. Pensato per aiutare a fare chiarezza su un argomento complesso come la sostenibilità attraverso contenuti di taglio divulgativo e veloce fruizione, MyChange migliora la consapevolezza del singolo e accelera l’adozione di comportamenti sostenibili dentro e fuori l’azienda. Adatto a tutti i ruoli e livelli aziendali, consente di acquisire le soft skill e di rimanere aggiornati sulle tecniche necessarie a migliorare la sostenibilità delle imprese. Grazie all’innovativo sistema di formazione fornisce inoltre aggiornamenti costanti sulla transizione ecologica, energetica e digitale.

Per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale, le imprese dovranno contare sempre di più su figure professionali con competenze specifiche, per avere, entro il 2025, almeno 6 lavoratori su 10 con conoscenze in tema di sostenibilità e strumenti digitali. All’interno di MyChange è possibile un percorso riconosciuto a livello internazionale per ottenere la certificazione SDG User (con validità nazionale e internazionale), che attesta il raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze in materia di sostenibilità. Il profilo SDG User ha lo scopo di valorizzare il contributo che ciascuna persona può apportare per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030. Nel percorso le attività dell’SDG User sono riconducibili a 5 conoscenze - Agenda 2030; 17 obiettivi; 169 sotto-obiettivi; sito ONU; 5 P (Persone, Pianeta, Pace, Prosperità, Partnership) - e 3 abilità - far propri i principi dei 17 obiettivi; divulgare contenuti e principi; assumere comportamenti responsabili. Nello svolgere la sua attività civica all’interno della società e delle aziende l’SDG User ha il compito di: conoscere e aggiornarsi rispetto gli obiettivi 2030; applicare per quanto possibile i principi dell’agenda 2030 e i 17 obiettivi; monitorare per quanto possibile i 169 target nella propria vita quotidiana sociale, economica e ambientale; valutare il proprio atteggiamento rispetto ai 17 obiettivi; contribuire alla sensibilizzazione quotidiana verso i 17 obiettivi; contribuire e mantenere un approccio sostenibile a livello sociale, economico e ambientale.

Un organico certificato SDG mostra all’esterno l’impegno in tema di sostenibilità e migliora la reputazione aziendale. Attraverso il Bilancio di Sostenibilità, inoltre, si offre un’evidenza oggettiva di aver valutato efficacia e qualità delle attività formative. Figure formate e accreditate sulla sostenibilità permettono di integrare le conoscenze acquisite nei processi di business, fornendo all’azienda un vantaggio competitivo sul mercato in termini di diffusione del valore.

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