Nell’anno della pandemia tengono i ricavi e aumenta la marginalità di Piovan

Il consiglio di amministrazione di Piovan ha approvato il progetto di bilancio della società e del bilancio consolidato del gruppo relativi all'esercizio 2020, che si è chiuso con ricavi per 225,18 milioni di euro, in flessione del 3,9% rispetto ai 234,36 milioni ottenuti nell’esercizio 2019, mentre, a parità di tassi di cambio, il fatturato sarebbe sceso dell’1,6%. In aumento, invece, il margine operativo lordo (Ebitda), passato da 30,57 milioni a 32,24 milioni di euro, pari a un incremento del +5,5% dovuto ad alcune misure di ottimizzazione e di contenimento dei costi intraprese dall’azienda nel corso dell’anno, che di conseguenza si sono tradotte in una crescita del 14,4% della marginalità. In crescita dello 0,9% rispetto al 2019 anche il risultato operativo (Ebit) consolidato, risultato pari a 26 milioni di euro (11,6% dei ricavi). Per contro, il risultato netto consolidato pari a 17,4 milioni di euro (con un'incidenza sui ricavi del 7,7%) è sceso dell’8,4%.

“L'anno 2020 rimarrà purtroppo impresso nelle nostre menti come l'anno della pandemia globale. Nonostante le sfide di questo momento l'attenzione del Gruppo Piovan è stata dedicata ai clienti, alle persone e all'innovazione. In un contesto così incerto il gruppo ha mantenuto una sostanziale tenuta dei ricavi e ha incrementato la propria marginalità e solidità patrimoniale, dati che ci confortano sulle scelte strategiche adottate e che ci fanno ben sperare sulla crescita futura del gruppo. Il Gruppo Piovan punta sempre di più a un approccio di economia sostenibile che coniughi insieme redditività di lungo termine, attenzione all'ambiente e equità sociale. Vogliamo continuare a sviluppare la politica di formazione, sviluppo e valorizzazione del capitale umano e a questo riguardo siamo particolarmente soddisfatti di aver salvaguardato tutti i posti di lavoro e rafforzato la struttura organizzativa a livello globale. Sono grato ai nostri collaboratori che hanno contribuito ai positivi risultati dell'anno 2020 e ai nostri azionisti che continuano a riporre la loro fiducia nel nostro Gruppo", ha dichiarato Nicola Piovan (nella foto qui sopra), presidente esecutivo di Piovan.

“Nonostante un anno 2020 fortemente impattato dalla pandemia da Covid-19, la società ha mantenuto il focus sull'implementazione del piano strategico rinforzandosi nelle tecnologie per l'automazione alimentare tramite acquisizione di nuovi importanti clienti globali. Piovan si è anche rafforzata nelle tecnologie per l'economia circolare con l'introduzione di nove nuovi brevetti e nelle tecnologie per l'automazione del film flessibile tramite l'acquisizione di Doteco. La forte diversificazione a livello di settori di applicazione e geografie e la grande competenza e dedizione di donne e uomini che lavorano nel nostro gruppo ha inoltre permesso all'azienda di concludere un anno positivo in un contesto internazionale di grande difficoltà e incertezza economica", ha aggiunto l’amministratore delegato Filippo Zuppichin.

Il management di Piovan ha segnalato che il volume di ordini al 31 dicembre 2020 è in linea con quelli usuali della società. Il permanere di una buona situazione di mercato dei settori più resilienti (medicale e packaging flessibile) e il rimbalzo in atto nei settori più ciclici (auto e costruzioni) permette al gruppo di guardare al 2021 con cauto ottimismo. Gli investimenti di espansione della capacità produttiva effettuati dal gruppo nel triennio 2017-19 permettono di far fronte a eventuali significativi aumenti della domanda di mercato e di utilizzare le consistenti generazioni di cassa per progetti di crescita, acquisizioni o 

remunerazione degli azionisti.

Per quanto riguarda la dinamica dei ricavi per mercato si rileva che i ricavi dell’area plastica sono in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, a causa delle restrizioni alla mobilità legate al Covid-19 che, soprattutto nel secondo trimestre 2020, hanno ridotto la possibilità di installazioni e limitato la raccolta ordini, con impatto sui ricavi del terzo trimestre, solo parzialmente compensati dal buon andamento del quarto trimestre.