Il ruolo dell’imballaggio flessibile per ridurre lo spreco alimentare

(Foto SDR Pack)

In occasione del convegno “Imballaggio flessibile: la leggerezza che riduce lo spreco alimentare”, organizzato da Giflex a Milano il 6 novembre, verrà proposto un approfondimento sullo spreco alimentare, il suo impatto socioeconomico e la ricaduta sugli effetti del cambiamento climatico. Ogni anno vengono buttati miliardi di tonnellate di generi alimentari, con un enorme impatto socioeconomico e ambientale. Secondo la FAO, circa un terzo di tutti gli alimenti prodotti nel mondo va perso o sprecato in una qualche fase della filiera alimentare, fra il produttore e il consumatore. Arginare questo fenomeno è fondamentale anche per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. L’imballaggio flessibile può giocare un ruolo attivo.

Questi gli argomenti che verranno trattati in occasione dell’appuntamento autunnale del Gruppo Produttori Imballaggio Flessibile. Già confermata la presenza di Maria Chiara Gadda, vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera e autrice della Legge 166 sugli sprechi alimentari. La giornata si articolerà tra interventi dedicati all’impatto della crisi climatica sull’economia, discussioni sulle istruzioni per l’uso degli imballaggi contro il climate change, tavole rotonde sul ruolo del packaging contro lo spreco alimentare e sul regolamento europeo PPWR che, a breve, diventerà obbligatorio.

Inoltre, Matteo Reale, esperto di comunicazione ambientale, dialogherà con Serena Giacomin, presidente di Italian Climate Network, meteorologa, climatologa, vincitrice del Premio DonnAmbiente 2021 e conduttrice televisiva di rubriche meteo e di approfondimento ambientale. Dall’azienda al clima, dal clima all’azienda, l’azienda che comunica, la conversazione a due voci metterà in luce l’impatto delle imprese sul cambiamento climatico, i rischi climatici e la resilienza, il valore del linguaggio per raccontare al cittadino con trasparenza, correttezza e fiducia la sostenibilità ambientale.

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