Certificazione PSV per i prodotti di Laborplast

Dopo la certificazione CSI Recycled Plastics conseguita da Laborplast a novembre 2022, i suoi prodotti hanno ottenuto adesso dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR) la certificazione Plastica Seconda Vita (PSV) che attesta il rispetto degli standard di settore, evidenzia il contenuto di riciclato e consente la rintracciabilità dei materiali.

Nello specifico, in ragione della propria attività, Laborplast ha ricevuto la certificazione Plastica Seconda Vita Mix Eco, ovvero l’attestazione che identifica i prodotti ottenuti da miscele di materiali derivanti da raccolta differenziata e/o scarto industriale che abbiano un contenuto minimo di materie plastiche da riciclo pari al 30%.

Grazie a un impegno costante nella ricerca e a investimenti mirati, Laborplast è in grado di garantire all’interno delle proprie anime e compound percentuali di materie plastiche da riciclo più elevate del minimo richiesto da IPPR. In dettaglio, il 30% per i compound UPVC-PR-EPI, UPVC-PR-EPR, UPVC-PR-INJ, il 40% per le anime classificate 1-T-RI e per i compound UPVC-RI-EPI, il 50% per i compound UPVC-RI-EPR, UPVC-RI-INJ.

“L’ottenimento della certificazione Plastica Seconda Vita è il risultato di un lungo percorso di preparazione che ci ha visti impegnati nella ricerca e implementazione di soluzioni che ci aiutassero nella nostra mission aziendale, ovvero valorizzare il riciclo del PVC apportando benefici all’ambiente e alla collettività. Oggi scriviamo una nuova pagina che attesta il nostro impegno nel sostenere la sostenibilità attraverso il rispetto dei rigidi standard accertati dall’organismo di certificazione di IPPR. Un risultato che conferma ancora una volta il nostro impegno verso un settore sempre più sostenibile sul fronte sia ambientale sia della circolarità dell’economia”, ha dichiarato Roberto Pariani, amministratore delegato di Laborplast.

Il valore aggiunto dato dalla natura del nostro business si concretizza nel dare nuova vita ai materiali, trasformandoli in prodotti utili e riutilizzabili in diversi settori, attraverso un iter responsabile in ogni sua fase. La responsabilità d’impresa è infatti alla base del nostro modo di essere e di operare poiché ogni nostra azione si fonda sull’equilibri imprescindibile tra innovazione e sostenibilità. Il mio personale ringraziamento va a tutti i collaboratori di Laborplast che ogni giorno si impegnano per contribuire al successo della nostra azienda non solo sul fronte del business ma anche della implementazione di pratiche, progetti e protocolli che fanno della nostra realtà un esempio concreto di come si possa sposare la causa della sostenibilità ed essere attenti all’ambiente e a tutti i clienti che, con la stessa ambizione e attenzione, scelgono i prodotti Laborplast in PVC riciclato, e da oggi certificati Plastica Seconda Vita, contribuendo ulteriormente alla salvaguardia dell’ambiente e alla promozione di una cultura incentrata su un’economia circolare”, ha aggiunto Pariani.

La certificazione costituisce inoltre uno degli schemi riconosciuti dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per dimostrare il contenuto di riciclato nel settore dell’edilizia, nonché di vendita del compound che potrà essere utilizzato per la realizzazione di tubi e raccordi in PVC riciclato da impiegare nella costruzione di edifici e altro.

L’auspicio per il futuro è che il nostro settore sia sempre più sensibile a queste tematiche impegnandosi attivamente nell’implementazione di soluzioni concrete. Coniugare l’utilizzo e lo sviluppo delle materie plastiche con le necessità e gli obiettivi della sostenibilità è sicuramente possibile ma richiede il coinvolgimento delle istituzioni e dell’intera filiera produttiva, a partire dal recupero dei rifiuti plastici fino alle scelte di acquisto del cliente finale che, a oggi, sono ancora troppo spesso dettate da valutazioni di tipo economico più che di adesione alla sostenibilità”, ha concluso Roberto Pariani.

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