No plastica, no partite

Il 14 giugno si sono concluse tutte le prime partite delle 24 nazionali che partecipano a Euro 2016, il campionato europeo di calcio che ha preso il via l’11 giugno in Francia. Il campo ha cominciato a delineare i reali valori delle squadre, non senza qualche sorpresa, come sempre accade nelle grandi manifestazioni sportive internazionali, dove tante sono le pressioni sugli atleti e le aspettative dei tifosi. E come accade ormai da qualche anno in occasione di tutte le grandi manifestazioni sportive internazionali, anche a Euro 2016 una dei protagonisti sotto i riflettori è la plastica.

Palloni, fischietti e cartellini gialli e rossi degli arbitri, reti delle porte, bandierine dei calci d’angolo, parastinchi, scarpette e maglie dei giocatori sono tutti realizzati con largo impiego di materiali plastici.

A cominciare da "Beau Jeu", il pallone ufficiale degli europei, realizzato da Adidas con materiali tecnici di elevata qualità, che migliorano la presa, il tocco e la stabilità per massimizzare le prestazioni dei giocatori. I sei pannelli di forma ellittica in poliuretano che lo compongono, identici tra loro, sono saldati insieme termicamente. Questo pallone rappresenta un passo in avanti, in termini progettuali, rispetto a "Brazuca", quello con cui erano stati giocati i campionati mondiali di calcio del 2014 in Brasile. E passaggi, tiri e dribbling risultano ancora più precisi e potenti.

I giocatori in campo indossano maglie leggere ed ecocompatibili, il cui tessuto, altamente traspirante per assicurare una migliore ventilazione, è realizzato con plastica ottenuta dal recupero e riciclo di bottiglie post consumo. Tutte le nuove divise sono in media più leggere del 10% e più elastiche del 50%: percentuali che, in una partita di 90 minuti, in cui i giocatori superano i propri limiti, possono fare la differenza.

Ma la plastica è protagonista anche fuori dal campo. Tra i 10 stadi francesi che ospitano le partite, l’Allianz Riviera di Nizza offre uno straordinario esempio di come, grazie alle materie plastiche, l’architettura diventi innovazione, rendendo possibili progetti eccezionali. Le coperture esterne, trasparenti, realizzate in PVC, permettono il passaggio della luce, favorendo la crescita del tappeto erboso e offrono ai tifosi una buona visibilità anche in caso di cattive condizioni atmosferiche. Il Grand State de Lille, invece, è ricoperto da oltre 30 mila metri di profili in plastica, rendendo possibile disputare le partite in qualsiasi condizione atmosferica senza interruzioni.