L’Europa si affida all’Italia per i film stampati senza solventi

E più precisamente si affida alla società AMB di San Daniele del Friuli per la prima produzione europea di film plastici con tecnologia “water based”, letteralmente a base d’acqua.

Si tratta di un'autentica rivoluzione per il mondo del packaging, in particolare di quello alimentare: i solventi finora utilizzati per la stampa scompaiono dall’intero ciclo di produzione e vengono sostituiti dall’acqua. In questo modo, gli alimenti imballati con i film stampati sono garantiti totalmente dalla migrazione di sostanze indesiderate.

Così, a poche settimane dall'avvio ufficiale della produzione “water based”, molti marchi europei hanno deciso di condividere la filosofia di AMB: la slovena Kras, numero uno nella produzione nazionale di salumi, il gruppo della grande distribuzione Spar in Austria, la tedesca Reinert - la più grande produttrice di affettati della Nord Reno-Westfalia. A queste si stanno aggiungendo realtà danesi, finlandesi e greche, tutte accomunate dalla volontà di sigillare i propri alimenti con film plastici di altissima qualità, in particolare per ciò che riguarda il colore e le finiture, ottenuti con una tecnologia avanzata che tutela il consumatore e l’ambiente.

Il fatto rivoluzionario di utilizzare l’acqua anziché il solvente - quest’ultimo finora unico grande alleato della stampa su plastica, in quanto impedisce le sbavature e i cosiddetti “trasferimenti” di colore - non influisce su estetica ed efficacia comunicativa dei film. Anzi, a detta dei tecnici di AMB, la produzione “water based” garantisce livelli qualitativi persino superiori a quelli ottenuti con la tecnologia che impiega i solventi... e i tempi di realizzazione non lievitano.

“Il progetto è stato avviato due anni fa”, spiega l’AD Bruno Marin. “Con un investimento complessivo di cinque milioni di euro abbiamo spinto su questo tipo di produzione, cioè lo stampaggio con l’inchiostro ad acqua, grazie anche alla collaborazione con partner internazionali di primissimo livello, come Comexi per la fornitura degli impianti, Actega e Sun Chemical per gli inchiostri, Basf e Dow Chemical per le colle e gli adesivi”.

“Dopo tre mesi di operatività”, prosegue Marin, “il 20% di tutta la nostra produzione è stato convertito da solvente ad acqua e contiamo di sospendere completamente l’uso dei solventi entro i primi sei mesi del 2015. Cosa che ci permetterà, tra l’altro, di ridurre notevolmente le emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.

Da sottolineare il fatto che AMB non ha dato riscontro a un obbligo di legge, ma ha elaborato una valida risposta al tema della più salutare conservazione dei cibi e della sostenibilità ambientale, nonché al desiderio dei consumatori di voler conoscere ciò che acquistano, packaging compreso. Il tema è di grande attualità anche nel resto dell’Europa, come dimostra il recente intervento del ministro federale tedesco dell’agricoltura Christian Schmidt, il quale annuncia di voler presentare presto alla Commissione europea una proposta di regolamento che metta al riparo gli alimenti dal contatto con sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute.

Schmidt fa un chiaro riferimento ai colori impiegati per caratterizzare tovaglioli, bicchieri e imballaggi in plastica e sottolinea come una ricerca del suo ministero dimostri che la quantificazione esatta della possibile azione tossicologica non sia ad oggi conosciuta. Per questo, egli auspica regole certe, ma soprattutto una progettazione di imballaggi che non ponga alcun rischio per la salute. Filosofia seguita da AMB, che ha ricevuto una quantità di consensi da parte delle aziende molto confortante e che testimonia una cultura crescente verso la sostenibilità ambientale e la tutela del consumatore. 

Dal 1969 AMB realizza imballaggi ad alta barriera per aziende alimentari in tutto il mondo nell’ampia sede di San Daniele del Friuli (Udine), in cui lavorano 200 dipendenti. Grazie al suo impegno in ricerca e sviluppo, è un punto di riferimento nel panorama della produzione di film plastici flessibili, rigidi e semirigidi. Nel 2013 il fatturato di AMB ha superato i 70 milioni di euro, con una quota di export del 75-80%.