Film biodegradabile dagli scarti della lavorazione dei legumi

Finanziato nell’ambito del settimo programma quadro della Commissione europea, il progetto Leguval è giunto al suo secondo anno di studi. Vi partecipa, insieme ad altri undici partner, anche Assocomaplast (Associazione dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per materie plastiche e gomma), quale referente per lo sfruttamento dei risultati della ricerca e responsabile della comunicazione.

L’obiettivo del progetto Leguval, iniziato nel dicembre del 2013 e con durata triennale, è quello di valorizzare i sottoprodotti di lavorazione dei legumi per applicazioni nel settore dell’imballaggio. La ricerca mira a sviluppare, attraverso processi a secco e a umido, un nuovo film a base proteica da utilizzare quale rivestimento plastico nella produzione di imballaggi biodegradabili.

Il nuovo prodotto, ottenuto a partire dalla lavorazione delle proteine estratte dagli scarti provenienti dal processo di produzione dei legumi dell’industria conserviera, permetterà di migliorare le proprietà barriera dei film per l’imballaggio alimentare mantenendo invariata la propria biodegradabilità. La frazione fibrosa proveniente dal processo d’estrazione delle proteine sarà utilizzata come carica naturale nel processo di trasformazione di matrici polimeriche per ottenere materiali compositi per l’imballaggio con migliori proprietà fisico-meccaniche. La biomassa, infine, sarà impiegata quale risorsa per generare biogas dalla degradazione del materiale organico.

Durante la riunione tenutasi il 17 e 18 novembre presso IRIS, centro di ricerca spagnolo e coordinatore del progetto, si è fatto il punto della situazione sullo sviluppo dell’iniziativa. Gli sforzi dei ricercatori, fra cui il CNR di Pisa, il Dipartimento di Scienza e Tecnologia dei materiali dell’Università di Pisa, la Stazione sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) di Parma, hanno portato a identificare il processo per l’estrazione della frazione proteica dagli scarti della lavorazione dei legumi senza l’uso di solventi organici o soluzioni alcaline. È stato inoltre formulato uno specifico rivestimento (coating) a base proteica che ottimizzerà le proprietà barriera dell’imballaggio alimentare.

Si prevedono applicazioni nei prodotti termoformati, estrusi e stampati a iniezione e sono stati già svolti i primi test meccanici inerenti l’impiego della parte fibrosa ottenuta dalla lavorazione di alcuni legumi e impiegata quale “filler” nella produzione di materiali compositi. È stato testato, infine, l’utilizzo della biomassa nella produzione di biogas.

Entro la fine dell’anno saranno organizzati tre eventi dimostrativi, due in Slovenia e uno in Italia, durante i quali i ricercatori mostreranno i risultati finali delle sperimentazioni. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito internet http://leguval.eu/, contattare la segreteria di Assocomaplast, oppure scrivere o telefonare direttamente a Girolamo Dagostino (e-mail: [email protected]; tel.: 02.82283754).