RadiciGroup chiude un buon 2020 nonostante la pandemia

Attiva nei settori della chimica, dei tecnopolimeri, delle fibre e dei tessuti non tessuti, RadiciGroup, con 3000 dipendenti in 15 Paesi nel mondo, ha chiuso il 2020 con un fatturato consolidato di 1019 milioni di euro, contenendo la flessione rispetto al 2019 al 6,7%. L’Ebitda ha raggiunto invece i 173 milioni di euro, in aumento del 4,4% rispetto al 2019, e l’utile di esercizio, al netto di ammortamenti e svalutazioni, si è attestato su 87 milioni di euro, in crescita dell’8,1% rispetto al 2019.

Anche durante il 2020, inevitabilmente influenzato dalla diffusione della pandemia e dalle misure introdotte per il suo contenimento, il gruppo ha continuato a perseguire la strategia di focalizzazione sulle attività considerate strategiche e sinergiche quali chimica della poliammide, tecnopolimeri e soluzioni tessili avanzate. In linea generale, nel 2020 l’andamento del gruppo ha ricalcato gli sviluppi della diffusione della pandemia, registrando un forte calo della domanda nel corso della prima parte dell’anno, dopo l’introduzione del lockdown, seguito da un discreto recupero tra settembre e novembre, parzialmente rallentato dalla ripresa dei contagi in dicembre. L’area tessile è stata caratterizzata da una maggiore sofferenza rispetto alle altre aree di attività del gruppo, in linea con l’andamento dell’intero comparto a livello nazionale.

Il 2021 si è aperto con risultati positivi: nel primo trimestre fatturato e margine operativo lordo sono in crescita in quasi tutti i settori di attività, nonostante il forte aumento dei costi delle materie prime registrato proprio in questo periodo.

“Il 2020 è stato sicuramente un anno complesso sotto diversi punti di vista, ma siamo riusciti a limitare l’impatto negativo della pandemia e a raggiungere risultati soddisfacenti che confermano la nostra competitività sul mercato. Il nuovo anno si apre con la sfida di riuscire a cogliere appieno le potenzialità della ripresa delle attività economiche e, nonostante uno scenario globale ancora incerto, siamo fiduciosi che, facendo leva sulla nostra solidità ed efficienza e puntando su produzioni a maggior valore aggiunto, su una migliore flessibilità produttiva e su investimenti in ricerca e sviluppo, potremo continuare a offrire ai nostri clienti soluzioni altamente performanti, lavorando insieme su progetti sempre più innovativi e sostenibili”, ha dichiarato Angelo Radici (nella foto a destra), presidente di RadiciGroup.

Nonostante il periodo particolarmente difficile, anche nel 2020 è proseguito, in linea con i trend degli anni precedenti, l’impegno di RadiciGroup per garantire la competitività delle aziende, tramite un piano di investimenti da 50 milioni di euro orientato all’aggiornamento tecnologico e alla flessibilità degli impianti nonché alla sostenibilità dei processi e dei prodotti.

“Negli ultimi cinque anni abbiamo investito oltre 240 milioni di euro che ci hanno permesso di fronteggiare le sfide tecnologiche poste dal mondo industriale. Tutto questo tenendo sempre sotto controllo l’indebitamento e arrivando a chiudere anche il 2020 con una posizione finanziaria netta positiva e con tutti gli indicatori patrimoniali in miglioramento. Siamo quindi pronti a cogliere nuove opportunità di crescita e a perseguire ulteriori obiettivi di sviluppo sostenibile: in questa direzione serviranno capitali da investire e la finanza sarà un elemento imprescindibile della sostenibilità”, ha sottolineato Alessandro Manzoni (nella foto a sinistra), CFO di RadiciGroup.

Punto di forza di RadiciGroup è dunque l’attenzione all’innovazione e alla sostenibilità: in questo ambito, la società consortile senza scopo di lucro Radici InNova, costituita nel 2019 al fine di gestire e coordinare tutte le attività di ricerca e sviluppo del gruppo, è divenuta pienamente operativa con l’esercizio 2020 e ha avviato la sperimentazione su una serie di progetti di importanza strategica per il gruppo.

Tra questi, è importante ricordare quello relativo allo sviluppo di materiali per il settore medicale, un’iniziativa nata per fornire un supporto al territorio a marzo 2020, in un momento di difficoltà per la carenza di dispositivi di protezione individuale, che in breve tempo si è organizzata in maniera strutturata. Sempre nell’ambito delle nuove applicazioni, sono stati avviati progetti mirati allo sviluppo di nuovi materiali destinati ai settori auto e manifattura additiva, nonché materiali derivanti da progetti di economia circolare destinati al mondo tessile e dei tecnopolimeri. Un’altra area progettuale ha riguardato lo studio per lo sviluppo di poliammidi da fonti rinnovabili.