rPET di grado alimentare dall’impianto di riciclo bottle-to-bottle

“Con il nostro nuovo impianto di riciclo a Presenzano, abbiamo aggiunto un ulteriore tassello alla nostra politica a sostegno dell’ambiente che stiamo perseguendo negli ultimi anni. Già dediti a molteplici progetti internazionali a sfondo sociale e culturale, Ferrarelle ha voluto creare anche una significativa opportunità di sviluppo per il suo territorio, in termini sia di incremento della produttività e dell’occupazione che di riduzione del volume di rifiuti e del tasso di inquinamento”, ha affermato Pietro Bortone, responsabile dello stabilimento di Ferrarelle a Presenzano (Caserta).

Ferrarelle rappresenta un esempio di best practice nell’economia circolare, essendo una tra le prime aziende in Europa operante nel settore delle bevande ad aver deciso di gestire internamente l’intero processo di trattamento delle bottiglie in PET. Con la tecnologia di lavaggio Amut, Ferrarelle sarà in grado di produrre fino a 3000 kg all’ora di scaglie riciclate provenienti da bottiglie in PET post consumo e idonee all’uso alimentare grazie a un’intensa azione di regradazione. Le scaglie di rPET ottenute vantano un eccellente livello di qualità e purezza e potranno essere direttamente trattate per realizzare preforme e bottiglie. A seguito del processo di imbottigliamento, le nuove bottiglie raggiungono infine gli scaffali del supermercato.

“A pieno regime produttivo, ci aspettiamo di eccedere il nostro fabbisogno annuale interno, attualmente di circa 700 milioni di tonnellate. Essendo le scaglie prodotte con l’impianto Amut di altissima qualità, stiamo pensando di trovare fonti di reddito alternative, come, per esempio, vendere il PET riciclato a parti terze, mantenendoci sempre all’interno di un circolo virtuoso”, ha aggiunto Bortone.

Una volta che le balle di bottiglie vengono aperte e inviate all’unità di alimentazione costante, un detector compie un’iniziale selezione positiva per separare le bottiglie dai contaminanti prima della fase di lavaggio. Questa soluzione a monte della linea permette il trattamento delle balle di bottiglie in PET non propriamente separate, cioè con una consistente quantità di inquinanti.

Le bottiglie vengono indirizzate al Delabeller-PreWasher, macchina brevettata che elimina le etichette ed esegue una prima azione di lavaggio con un processo a secco, permettendo così di ridurre i consumi energetici. Due rilevatori NIR attuano una separazione in base a colore e metallo e purificano il flusso di bottiglie da ogni elemento che non sia in PET. Le scaglie sono successivamente lavate con la tecnologia brevettata Amut: il Turbo Washer e il Friction Washer svolgono una profonda azione di lavaggio per la rimozione totale di inquinanti fini e colla. La combinazione di queste macchine garantisce un trattamento ottimale anche in caso di bottiglie altamente inquinate, raggiungendo eccellenti risultati in termini di qualità del prodotto finale e capacità.