35 anni senza colonne

Risale al K 1989 la presentazione da parte di Engel della prima pressa a iniezione senza colonne. Oggi il costruttore austriaco vanta oltre 85.000 presse di tale tipo consegnate in tutto il mondo. E al K 2025 presenterà una nuova macchina a iniezione elettrica senza colonne.

Lo sviluppo di una macchina senza colonne è nato dall'esperienza pratica: un trasformatore aveva spiegato a Engel che le quattro colonne interferivano con l'allestimento dello stampo e che sarebbe stato più semplice il cambio stampo senza di esse. Partendo da questo suggerimento Engel, in seguito, ha valutato se fosse possibile progettare l'unità di chiusura di una macchina per lo stampaggio a iniezione eliminando le colonne. Fino a quel momento era considerato un principio incrollabile nell'ingegneria meccanica che una macchina per lo stampaggio a iniezione avesse quattro colonne, indipendentemente dalle dimensioni o dall'applicazione. L'unità di chiusura senza colonne ha segnato un nuovo inizio radicale nell'ingegneria.

La svolta tecnologica è stata raggiunta grazie a un innovativo principio di chiusura in grado di compensare l’asimmetria dell’applicazione della forza all’interno del telaio a “C”. Invece di guidare il piano mobile attraverso colonne, come avveniva in precedenza, lo stampo viene chiuso tramite un telaio rigido, che integra un giunto flessibile a barra di torsione – liberamente mobile – tra il piano mobile e il pistone di chiusura. Questo elemento, denominato Flex-Link, oggi brevettato e ulteriormente sviluppato con il nome di Force Divider, garantisce il perfetto parallelismo tra le due metà dello stampo, così come una distribuzione uniforme della forza di chiusura su tutte le cavità del piano, e quindi sull’intera superficie dello stampo. È così nata una nuova generazione di presse che, oltre a offrire vantaggi tecnici, ha introdotto una maggiore libertà nella progettazione degli stampi. La prima serie completa è entrata in produzione nel 1990, e victory è diventato ufficialmente il nome del prodotto nel 2000.

Engel ha costantemente perfezionato il sistema di chiusura delle sue presse senza colonne, passando da cuscinetti a strisciamento lubrificati manualmente all’attuale Flex-Link con applicazione decentralizzata della forza. Parallelamente, la serie di macchine è stata progressivamente ampliata e potenziata con nuove tecnologie di azionamento. Oggi, il portafoglio di presse senza colonne di Engel comprende tre varianti
- idraulica, serie victory, per un impiego flessibile e universale nello stampaggio tecnico;
- ibrida, serie e-victory, dotata di unità di iniezione elettrica, ideale per componenti tecnici che richiedono una maggiore precisione; 
- elettrica, serie victory electric, progettata per applicazioni particolarmente complesse, come componenti di precisione prodotti in grandi volumi.
Le tre varianti condividono tutti i vantaggi offerti dal gruppo di chiusura senza colonne: massima disponibilità della superficie di fissaggio dello stampo, cambi stampo più rapidi, accesso ergonomico all’area stampo e possibilità di implementare concetti di automazione flessibili. Un ulteriore vantaggio economico dell’ampia area stampo libera è la possibilità di utilizzare stampi molto grandi e complessi su presse con forza di chiusura relativamente contenuta.

L'azienda ha consolidato la propria posizione nella tecnologia senza colonne anche grazie al suo continuo sviluppo e alla completa tutela brevettuale. È emerso fin da subito che i vantaggi da essa derivanti vanno ben oltre la semplificazione del cambio stampo. Soprattutto per gli stampi con un elevato numero di cavità, l’assenza di colonne consente l'utilizzo di macchine più piccole con consumi energetici significativamente inferiori e costi di investimento ridotti. Una pietra miliare in questo sviluppo è stata l'introduzione della tecnologia di azionamento servo-idraulico ecodrive, che riduce il consumo energetico delle macchine idrauliche al livello di quelle completamente elettriche. In combinazione con l'unità di chiusura senza colonne, questo si traduce in una soluzione ideale per applicazioni complesse con elevati requisiti di efficienza energetica.

La tecnologia delle presse a iniezione senza colonne si conferma attuale e rilevante oggi come 35 anni fa soprattutto grazie alla sua elevata versatilità. Che si tratti di applicazioni in camera bianca, di stampaggio multicomponente o di celle di produzione altamente automatizzate, le macchine senza colonne possono essere configurate in modo modulare e personalizzato, in funzione delle specifiche esigenze produttive, restando fedeli al principio che le ha rese un punto di riferimento nel settore: massima efficienza attraverso la semplificazione funzionale.

Al K 2025, Engel presenterà l’evoluzione della sua tecnologia elettrica senza colonne attraverso innovazioni progettuali che offrono ulteriori vantaggi agli utilizzatori. L’obiettivo del costruttore è quello di rispondere ancora oggi con maggiore precisione alle esigenze specifiche dei trasformatori.