Basf tiene nel primo trimestre 2025

(Foto Basf)

"Nel primo trimestre del 2025, Basf ha mantenuto la propria posizione in un contesto sempre più difficile. L'Ebitda ante oneri straordinarie si è attestato pressoché sullo stesso livello del trimestre dell'anno precedente ed è risultato in linea con le stime medie degli analisti", ha dichiarato il Chief Financial Officer di Basf, Dirk Elvermann, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre della multinazionale tedesca.

Nel primo trimestre 2025 le vendite del gruppo hanno raggiunto 17,4 miliardi di euro, 151 milioni di euro in meno rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente (17,6 miliardi di euro). Questo andamento è attribuibile principalmente al calo dei volumi di vendita nei segmenti Agricultural Solutions, Chemicals e Nutrition & Care, mentre i volumi nei segmenti Surface Technologies, Industrial Solutions e Materials sono rimasti al livello dell'anno precedente. Al calo ha inoltre contribuito la riduzione dei prezzi dovuta alla pressione competitiva in quasi tutti i segmenti. Le valute hanno sostenuto le vendite in quasi tutti i segmenti, trainate principalmente dall'effetto positivo del dollaro statunitense.

L'Ebitda è stato pari a 2,2 miliardi di euro, rispetto ai 2,7 miliardi di euro registrati nello stesso periodo del 2024. Il margine Ebitda prima degli oneri straordinari è stato del 15,1%, rispetto al 15,4% registrato nello stesso trimestre del 2024, mentre gli oneri straordinari sull'Ebitda sono stati negativi per 447 milioni di euro. L'utile netto è stato di 808 milioni di euro, mentre nel primo trimestre del 2024 era stato di 1,4 miliardi di euro. I flussi di cassa derivanti dalle attività operative sono stati negativi per 982 milioni di euro, con un calo di 468 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

Per quanto riguarda le prospettive per il 2025, già nel primo trimestre la dinamica produttiva dell'industria chimica è stata significativamente influenzata dalle reazioni ai dazi degli Stati Uniti. Gli sviluppi futuri dipenderanno in larga misura dalle decisioni di politica commerciale adottate dagli Stati Uniti e dai suoi partner commerciali e al momento la società ritiene che non sia possibile quantificare in modo affidabile gli impatti sull'economia globale. Alla luce della situazione volatile attuale, la società conferma le proprie previsioni di un Ebitda prima degli oneri straordinarie tra 8,0 e 8,4 miliardi di euro, un flusso di cassa libero compreso tra 0,4 e 0,8 miliardi di euro e di emissioni di CO2 comprese tra 16,7 milioni e 17,7 milioni di tonnellate, ma avverte che l’elevata incertezza derivante dai dazi statunitensi e dalle contromisure internazionali potrebbe continuerà a rappresentare un rischio significativo per le attività a livello globali.

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