Frena la metalmeccanica italiana, in controtendenza rispetto all’UE

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Secondo i risultati dell’ultima indagine congiunturale di Federmeccanica sull’industria metalmeccanica e meccatronica italiana diffusi nei giorni scorsi, nel 2023 la produzione industriale di tali comparti nel suo complesso è arretrata, chiudendo l’anno con un -2,9% rispetto al 2022. Il peggioramento osservato è stato riscontrato anche nelle dinamiche produttive relative al settore metalmeccanico. In particolare, la produzione nel quarto trimestre è sostanzialmente stagnante rispetto al trimestre estivo, segnando un modesto +0,6%, e ha evidenziato un calo tendenziale dell’1%. Le difficoltà dell’industria metalmeccanica trovano riscontro anche in andamenti produttivi che, dalla seconda metà del 2021, oscillano intorno a un livello di stazionarietà caratterizzato, nei mesi più recenti, da una, seppur leggera, attenuazione della dinamica produttiva.

Sull’attività delle imprese persistono fattori di forte criticità primi fra tutti i conflitti in corso con tensioni geopolitiche crescenti, ripercussioni negative sulle catene di approvvigionamento, nonché costi del credito ancora elevati, rendendo così più difficile e complessa l’attività delle imprese. I volumi di produzione metalmeccanica nel 2023 sono, difatti, mediamente diminuiti dello 0,7% rispetto al 2022. Il peggioramento è stato attenuato soprattutto grazie agli incrementi produttivi registrati per alcuni comparti che hanno compensato i risultati negativi ottenuti nelle altre produzioni dell’aggregato metalmeccanico. Le dinamiche produttive, infatti, sono state disomogenee nei diversi comparti e questo anche perché il settore metalmeccanico è un settore fortemente eterogeneo sia per l’inclusione di una vasta gamma di attività produttive molto differenziate tra loro, sia per la difformità delle dimensioni che caratterizzano le imprese metalmeccaniche.

Il dato dell’Italia (-0,7%) stride particolarmente se letto con riferimento a quello dell’Unione Europea dove, nel 2023, la produzione metalmeccanica è aumentata in media dello 0,5% rispetto all’anno precedente, e soprattutto nel confronto con i principali Paesi dell’area (Francia +4,5%, Spagna +3,8%, Germania, nonostante le difficoltà, +2%). Nel 2023, le esportazioni metalmeccaniche, rispetto al 2022, sono cresciute del 2,7% (in forte discesa dal +14,5% registrato nel 2022), mentre le importazioni hanno segnato un modesto +0,7%. Il rallentamento delle esportazioni è stato ben evidenziato dalla dinamica discendente delle vendite all’estero che sono costantemente diminuite nei singoli trimestri fino a diventare negative nel quarto trimestre 2023 (-1,1%). Occorre, inoltre, osservare che gli incrementi dell’interscambio in valore sono stati influenzati da una crescita dei valori medi unitari.