Assemblea Amaplast: il settore è in recupero e si conferma solido e dinamico

Si è tenuta giovedì 16 settembre 2021, presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese, l'annuale assemblea dei soci Amaplast - l'associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. Durante l’assemblea sono stati confermati il presidente Dario Previero e i vicepresidenti Gabriele Caccia e Massimo Margaglione per il biennio 2021-2023.

Il Presidente Dario Previero ha illustrato nella sua relazione all’assemblea l’andamento dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, commentando i risultati emersi dalla prima edizione dell’Indagine Statistica Nazionale, svolta del Centro Studi MECS-Amaplast tra circa 350 aziende costruttrici (con 13 mila addetti) che, nel 2020, hanno generato un fatturato di quasi 3,6 miliardi di euro, con una quota export del 76%.

Il bilancio di settore risulta meno negativo di quanto si potesse temere dopo i mesi più complicati della pandemia, grazie al recupero messo a segno dalle aziende già negli ultimi mesi dell’anno che, rafforzato dalla crescita realizzata nel primo semestre 2021, conferma la solidità e il dinamismo del comparto. Per i mesi a venire c’è fiducia, anche alla luce dei segnali positivi che si osservano in vari mercati e applicazioni.

Il presidente Previero ha inoltre ricordato i temi-chiave con cui si confrontano le aziende del settore: dalle riforme e sostegni attesi per superare definitivamente la crisi alla transizione ecologica; dalle problematiche di approvvigionamento di materiali e componentistica, nonché di reperimento di personale qualificato, alla trasformazione digitale ai nuovi modelli di business post-pandemia.

Dario Previero ha infine richiamato le complesse problematiche affrontate in ambito fieristico e il percorso di sinergia associativa ormai pienamente implementato con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio).

I dati del comparto

Il bilancio del difficile anno della pandemia si è rivelato meno negativo di quanto ci si potesse attendere, grazie alla ripresa che ha segnato un’accelerazione nell’ultimo trimestre, mitigando il risultato finale.

Recupero che è proseguito nel primo semestre 2021, con un incremento del fatturato di undici punti rispetto allo stesso periodo del 2020; gli ordini hanno registrato un consistente +46% e l’export ha segnato un +25%, grazie alla crescita a due cifre delle vendite verso destinazioni primarie quali Stati Uniti, Germania, Cina, Polonia. Anche la domanda del mercato interno appare in forte ripresa, con una maggiore propensione agli investimenti frutto degli incentivi previsti dai piani di politica industriale.

Sono stati inoltre presentati i principali risultati emersi dalla prima Indagine Statistica Nazionale, svolta dal Centro Studi MECS-Amaplast, con il censimento di circa 350 aziende italiane costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma, che danno lavoro a oltre 13 mila addetti e che nel 2020 hanno generato un fatturato di quasi 3,6 miliardi di euro, con una quota export del 76%.

Dal punto di vista territoriale, la maggior parte delle aziende (il 55% circa) è localizzata in Lombardia, in primo luogo nelle Province di Milano, Varese e Brescia; segue l’Emilia-Romagna con il 15%, il Veneto con il 13% e il Piemonte con il 10%.

Un approfondimento in più rispetto al passato è quello dei settori clienti dei costruttori di macchinari: al primo posto l’imballaggio con il 43% del totale (31% alimentare e 12% non-food), seguito dall’automobile con il 19% e dall’edilizia (9%), solo per citare gli sbocchi di maggiore rilievo.

Quanto alle tecnologie, il 18% del fatturato è rappresentato dal segmento estrusione; al secondo posto gli ausiliari e le macchine a iniezione con il 12% ciascuno, quindi stampi/filiere per plastica con il 9%.

I giovani e la formazione

Un tema molto sentito anche dalle aziende del comparto rappresentato da Amaplast è la difficoltà nel reperire personale qualificato, scontando anche la concorrenza di altri settori per i quali le nuove generazioni avvertono maggiore attrazione.

Amaplast ha quindi avviato a marzo la campagna social “Candida il tuo talento” per presentare ai giovani l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, la sua capacità di innovazione tecnologica e le opportunità di impiego che essa offre, sensibilizzandoli a valutare un percorso di studi propedeutico all’ingresso nelle aziende del settore.

Inoltre, si invitano i diplomati e laureati in discipline tecnico-scientifiche (meccanica, elettrotecnica, informatica, meccatronica ecc.) in cerca di lavoro a inviare la propria candidatura attraverso un’apposita piattaforma. Questo ha permesso di costituire un database di circa 120 curricula a disposizione delle aziende associate che intendano assumere nuove figure professionali.

Sempre in materia di forza-lavoro, per rafforzarne la disponibilità qualificata, è stato da poco firmato un accordo quadro tra l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Acimac, Amaplast e Ucima per attività di ricerca, attività di formazione, Dottorati di Ricerca, attività di supporto di Startup Innovative.

Le fiere di settore

In seguito alla rivoluzione del calendario fieristico mondiale, causata dalla pandemia, la società di servizi Promaplast si è vista costretta a rinviare l’edizione 2021 di Plast, dopo averla posticipata da maggio a giugno nella speranza di una più rapida evoluzione positiva del contesto pandemico.

Anche alla luce delle indicazioni raccolte tra i più importanti espositori e della disponibilità di Fiera Milano, si è quindi deciso di riprogrammare la manifestazione al 5-8 settembre 2023, a un anno di distanza dal K e con intervallo congruo rispetto alle più importanti manifestazioni fieristiche internazionali di settore. Sono 30 mila i metri quadri prenotati dai 600 espositori iscritti a Plast 2021 che hanno già assicurato la propria partecipazione nel 2023.

In considerazione della grande spinta verso la transizione ecologica, prevista anche dal PNRR, Promaplast ha annunciato il nuovo evento denominato GreenPlast, dedicato alle tematiche della sostenibilità ambientale, dell’efficientamento energetico, del recupero-riciclo-riuso, dell’economia circolare.

La mostra - che rappresenterà una vetrina per le soluzioni più avanzate, dai polimeri ai prodotti finiti, dai macchinari ai servizi e molto altro - si svolgerà a Milano dal 3 al 6 maggio 2022, in concomitanza con Ipack-Ima, Print4All, Intralogistica Italia e, per la prima volta a Milano, Pharmintech.

GreenPlast ospiterà anche un convegno internazionale, con la presenza di relatori di fama mondiale, sui temi cardine della vetrina fieristica, con particolare declinazione sul comparto degli imballaggi e dei prodotti in plastica.

La tavola rotonda “Sostenibilita’ 4.0”

In conclusione dell’assemblea Amaplast, si è svolta la tavola rotonda dal titolo "Sostenibilità 4.0", con gli interventi di Camillo Rovida, consulente Amaplast, Marco Versari, presidente del consorzio Biorepack, public affairs manager di Novamont e past president di Assobioplastiche, Walter Ganapini, membro onorario del Comitato Scientifico Agenzia Europea Ambiente, cofondatore di Legambiente e past president di Greenpeace Italia e Osvaldo Bosetti, direttore industriale Europa di Goglio.

A introdurre i contributi degli ospiti, il Centro Studi MECS-Amaplast ha presentato i risultati di una analisi svolta da GlobalData in merito al grado di consapevolezza dei consumatori sulla sostenibilità degli imballaggi: al primo posto tra i criteri di scelta del packaging, prima ancora del relativo design, vi è proprio tale fattore e le confezioni del futuro vengono immaginate monomateriale e facilmente separabili/riciclabili. Entro il 2024 due prodotti su tre saranno imballati in plastica.

Camillo Rovida ha sottolineato come la filiera delle plastiche sia impegnata nello sviluppo di tecnologie di riciclo chimico e fisico complementari al riciclo meccanico, necessarie per raggiungere gli obiettivi definiti dalla Commissione europea nella realizzazione di un’economia circolare, facendo il punto sui risultati raggiunti dai principali attori impegnati nei processi di studio e industrializzazione delle varie soluzioni ipotizzabili.

Marco Versari ha ricordato il ruolo dell’Italia quale hub produttivo mondiale di plastiche biodegradabili e compostabili, sviluppate soprattutto per supportare la corretta raccolta della frazione organica. Le prospettive di crescita sono molto interessanti, anche alla luce del fatto che un numero crescente di Paesi sta introducendo normative per la produzione e l’uso di sacchetti biodegradabili e compostabili.

Walter Ganapini ha richiamato gli ambiziosi obiettivi posti dalle istituzioni europee per affrontare l’emergenza climatica e ambientale, che richiederanno scelte complesse, drastiche e tempestive. L’Italia, storicamente, vanta una grande capacità di innovazione, non sempre sfruttata al meglio; alcune applicazioni del plasmix - come, per esempio, l’impiego nei bitumi per asfalto o nei forni delle acciaierie - sono già percorribili ma la relativa implementazione procede a rilento.

Osvaldo Bosetti ha delineato il futuro dell’imballaggio flessibile, con particolare riferimento alle tipologie monomateriale, più facilmente riciclabili e in grado di ridurre notevolmente le emissioni di CO2; il relativo sviluppo necessita però ancora di perfezionamenti per ottimizzarne produttività e performance finali.