Estrusione di tubi e condotte

Pur essendo ormai giunto a una certa maturazione, il settore dei tubi presenta ancora margini di miglioramento tanto delle tecnologie quanto del prodotto finale. È quanto evidenzia Bausano che, a tale proposito, offre alcuni spunti interessanti su un mercato che oggi appare mutevole e contraddistinto da un approccio differente del cliente al prodotto, inducendo a mettere a punto processi innovativi e a intraprendere attività di ricerca e sviluppo di nuove soluzioni basate sull'analisi delle specifiche ed effettive esigenze. Queste possono riassumersi in tre gruppi. Anzitutto una più elevata produzione oraria a parità di potenza impiegata, migliorando il rapporto kg/kW, per incidere sulle varianti di costo, energia elettrica in primis. In secondo luogo una migliore capacità di lavorazione imposta, da un lato, dalle norme internazionali quali, per esempio, quelle sul grado di plastificazione del PVC nei tubi a pressione, dall"altro, dalla necessità di miscelare e omogeneizzare materiali con prestazioni sempre più elevate ed eterogenei, non solo per rispondere alla domanda ma anche per assecondare il crescente interesse rivolto a recupero e riciclaggio. Infine una maggiore facilità ed ergonomia d’uso di macchine e attrezzature che includa la raccolta di quante più informazioni utili possibile sulla lavorazione per garantire una produzione ripetibile, di qualità ed esente da errori. Come di consueto, per approfondire questi come altri argomenti, nelle pagine che seguono proponiamo il contributo redazionale di alcuni tra i principali costruttori italiani ed esteri specializzati nella costruzione di macchine e impianti per questo settore applicativo. COSTRUTTORI ITALIANI - Controrotanti - di nuova generazione La messa a punto della nuova serie 30 di estrusori bivite controrotanti da parte di Bausano nasce tanto come risposta alle esigenze indicate nell’introduzione quanto perché il comparto dell’estrusione di tubi rappresenta uno degli sbocchi "storici” della sua attività. Il rapporto L/D = 30 (da cui la serie prende il nome) è stato anzitutto incrementato per plastificare e omogeneizzare una maggior quantità di materiale nell’unità di tempo senza aumentare il regime di rotazione delle viti e quindi senza stressarlo. A tale scopo è stato cambiato anche il rapporto reciproco delle varie zone della vite, “addolcendo” il passaggio da quella di alimentazione a quella di massima compressione. Per questo è stata aggiunta una zona di compressione/miscelazione intermedia prima del “freno” di massima compressione senza variare la distanza fra degasaggio e uscita. Da questa nuova configurazione derivano alcuni benefici.