Chiusa l’edizione 2023, Plast dà appuntamento al 2026

Si sono chiusi l’8 settembre i cancelli di Plast 2023 e, in attesa dei risultati ufficiali da parte dell’organizzazione, è tempo di un primo bilancio, del tutto empirico, sulla manifestazione. Anzitutto, bene l’affluenza in fiera: l’organizzazione si dice soddisfatta, grazie a numeri, seppure ancora ufficiosi, che nell’arco di tutti i quattro giorni di manifestazione sono risultati in linea con quelli della precedente edizione del 2018, al netto ovviamente delle visite provenienti da Ipack-Ima, Print4All, MeatTech e Intralogisitica (The Innovation Alliance).

Dunque, i visitatori di Plast si sono ripresentati tutti (anzi, qualcuno anche in più), nonostante la separazione “fisica” dalle fiere di The Innovation Alliance, con le quali, peraltro, il legame resta comunque vivo non soltanto idealmente, ma anche fattivamente, come ha voluto sottolineare la cerimonia di apertura del 5 settembre, organizzata sotto l’ombrello di tutte e cinque le fiere.

Il giudizio sull’affluenza di visitatori è parso positivo anche dalle opinioni raccolte tra gli espositori, che hanno riferito come, dopo un primo giorno di parziale calma (dato peraltro in genere tipico di tutte le fiere), nei tre successivi (soprattutto nei due centrali) i corridoi e gli stand in tutti e sei i padiglioni fossero ben animati, in alcuni casi anche affollati, con il picco di presenze nelle ore centrali della giornata.

Al netto dei numeri, che, come si è detto, dai riscontri ancora ufficiosi risultano leggermente superiori a quelli dell’edizione del 2018, come sempre l’accento è stato posto sulla qualità piuttosto che sulla quantità dei visitatori (che in alcuni casi ha portato anche alla vendita delle macchine esposte in fiera), dato che assume ancora maggior valore a fronte del fatto che gli espositori hanno rilevato una maggiore presenza di italiani piuttosto che di stranieri. E se queste prime impressioni dovranno poi trovare riscontro nei dati ufficiali, al momento possono essere interpretate come la fotografia di un’industria e un mercato italiano delle materie plastiche e della gomma vitali.

In conclusione, Plast è tornata e l’assenza di cinque anni non sembra averne eroso l’importanza, anzi, al contrario, l’attesa aveva fatto crescere le aspettative, che, a quanto pare, non sono state disattese. Superati gli anni difficili della pandemia, la manifestazione tornerà tra tre anni secondo la storica cadenza temporale e, se al momento le date non sono ancora fissate, l’organizzazione è già al lavoro con Fiera Milano per ricollocare Plast nel suo tradizionale periodo di svolgimento primaverile, tra maggio e giugno del 2026.

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