Tecom: sessant’anni di estrusione di film in bolla

Specializzata nella costruzione di linee per l’estrusione di film in bolla, Tecom, che nel 2023 celebra i 60 anni di attività, fornisce impianti per mono e coestrusione a tre e cinque strati in tutti i tipi di materiali a base poliolefinica, polimeri biodegradabili e materiali riciclati post-industriali e post-consumo. Fin dal suo esordio aperta a nuove soluzioni e con un’attenzione costante alle dinamiche del mercato, negli anni Novanta Tecom ha approcciato il materiale biodegradabile acquisendo l’esperienza che le permette oggi di sviluppare soluzioni tecnologiche per l’estrusione di film in bolla in materiale sia biodegradabile che rigenerato, al fianco del “classico” polietilene per packaging. Nell’ultimo decennio, Tecom ha intensificato gli sforzi per la produzione di impianti a basso impatto ambientale e con alto valore tecnologico e nel 2019 è stata creata una nuova sinergia nell’estrusione: Tecom entra a far parte nell’universo Union ampliando così il portafoglio del gruppo che oggi è in grado di offrire soluzioni per la produzione di film, foglie e lastre (in questo caso sia rigide che espanse), per svariati campi di applicazione nel segmento imballaggio e affini.

Raccontano l’azienda Andrea Colombo, nuovo CEO, Massimo Gazzi, oggi membro del CdA che ha guidato l’azienda negli ultimi vent’anni di continua crescita e costante innovazione, e Alberto Colnago, responsabile commerciale. Tre protagonisti della vita aziendale che da punti di vista diversi, offrono una panoramica della tecnologia in chiave sostenibilità, sviluppi e mercato, da qui ai prossimi mesi.

Sostenibilità tra produzione e marchi di qualità
“Per la fiera Plast, puntiamo molto su economia circolare e riciclo”, esordisce Massimo Gazzi, “Abbiamo la possibilità di lavorare al 100% materiali riciclati, riuscendo a garantire un prodotto finale di qualità pur conoscendo le difficoltà di mantenere caratteristiche standard elevate. Il riciclato non ha mai la stessa origine, le caratteristiche cambiano quindi molto, cosa che non accade con i polimeri vergini. Il riciclato da lavaggio o post-industriale, inoltre, è comunque un mix di materiali differenti che presenta difficoltà di lavorazione. Una varietà di materiali disponibili che non ci impedisce di garantire un’ottima produzione in kg ora e qualità del prodotto finale.”

La produzione di Tecom è già intrinsecamente sostenibile visto il forte coinvolgimento nell’industria del riciclo, tema sul quale l’azienda ha quindi molto da dire. 

“Con il, pacchetto industry 4.0 tracciamo le produzioni”, conferma Alberto Colnago, “permettiamo all’azienda di monitorare costantemente i consumi energetici e ottimizzare il processo produttivo. Puntiamo inoltre sull’economia circolare, tema su cui abbiamo investito molto in ricerca e sviluppo garantendo come il nostro processo di estrusione includa materiali sia vergini che bio e riciclati. Vogliamo così dare evidenza alla capacità dei nostri macchinari di estrudere materiale sia bio, riciclato che tradizionale. Inoltre, a conferma della nostra evoluzione green, con lo sviluppo delle prime linee per polimeri ecosostenibili già dai primi anni Novanta, Tecom ha voluto anche registrate un proprio marcio che rendesse inconfondibile la volontà di perseguire questo obiettivo: Go-Bio è un marchio che ormai da quasi vent’anni trova posto su tutti i nostri estrusori.”

Novità in fiera
Temi molto attuali che in fiera potranno avere piena espressione nella presentazione a espositori e visitatori delle principali novità.

“Al centro della nostra presenza a Plast”, spiega Andrea Colombo, “ci sono le celebrazioni dei primi 60 anni di attività oltre all’accento sull’economia circolare e l’anima green di Tecom e Union. Abbiamo anche in programma un open house con una linea di coestrusione in funzione e configurazione dedicata al riciclo, grazie alla flessibilità dei nostri impianti, miriamo anche a dimostrare la produttività con materiali bio. La fiera è un momento importante e perfettamente in linea con l’approccio di Tecom che è caratterizzato da una continua attenzione verso il cliente, da sempre considerato al centro di ogni riflessione tecnica, di produzione, di processo. Il cliente usa infatti la macchina molto più di noi e può sollevare nodi importanti sia per l’ufficio tecnico che per la ricerca e sviluppo. Un dialogo che ci permette di ottimizzare la nostra produzione, caratterizzata da macchine flessibili, a basso consumo energetico, capaci di lavorare materiali diversi e con alto livello di affidabilità. Il know-how acquisito in questi ultimi 20 anni sul processo di estrusione per materiali sostenibili ci permette oggi di essere tra i leader mondiali nella produzione di linee di estrusione per materiali biodegradabili/compostabili e riciclati.”

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