Veicoli nuovi nella UE: sempre più plastica riciclata e sempre più riciclabili

(Foto IA)

Le commissioni Ambiente (ENVI) e Mercato Interno (IMCO) del Parlamento europeo hanno approvato le proposte presentate sulle nuove norme UE in merito all’intero ciclo di vita dei veicoli, dalla progettazione al trattamento a fine vita.

Il nuovo Regolamento sui requisiti di circolarità per la progettazione dei veicoli e la migliore gestione dei veicoli fuori uso si applicherà ad automobili e furgoni un anno dopo la sua entrata in vigore (cinque anni per autobus, veicoli pesanti, rimorchi, motocicli, quad, ciclomotori e minicar), mentre alcune eccezioni riguardano, per esempio, i veicoli speciali e di interesse storico. Le nuove norme imporranno la progettazione dei nuovi veicoli in modo da consentire la facile rimozione del maggior numero possibile di parti e componenti da parte di impianti di trattamento autorizzati, al fine di sostituirli, riutilizzarli, riciclarli, rigenerarli o ricondizionarli, ove tecnicamente possibile. Secondo gli europarlamentari, inoltre, i produttori non dovrebbero ostacolare la rimozione e la sostituzione di parti e componenti mediante aggiornamenti software e la loro responsabilità nella raccolta e nel trattamento dei veicoli fuori uso dovrebbe essere estesa.

Sulle strade dell'UE attualmente circolano 285,6 milioni di veicoli a motore e ogni anno circa 6,5 ​​milioni di essi giungono al termine del loro ciclo di vita. Le nuove norme prevedono che la plastica utilizzata in ogni nuovo veicolo contenga almeno il 20% di plastica riciclata entro sei anni dall'entrata in vigore delle norme. Per garantire la necessaria prospettiva a lungo termine per l'industria e sbloccare gli investimenti, chiedono ai produttori di raggiungere l’obiettivo di almeno il 25% entro 10 anni dall'entrata in vigore, a condizione che sia disponibile una quantità sufficiente di plastica riciclata a prezzi non eccessivi.

I correlatori Jens Gieseke e Paulius Saudargas hanno dichiarato che "il voto in commissione è un successo: il compromesso del Parlamento, sostenuto da un'ampia maggioranza, promuove un'economia circolare nel settore automobilistico. Promuove la sicurezza delle risorse, protegge l'ambiente e garantisce la sostenibilità. Per evitare di sovraccaricare il settore, abbiamo garantito la fattibilità con obiettivi realistici, meno burocrazia e una concorrenza leale. Una solida base per il voto in plenaria di settembre".