Resilienza e integrazione per rafforzare la filiera chimica europea

Durante la conferenza pre-K 2025 organizzata da EMG il 4 e 5 giungo a Rotterdam, il Gruppo MOL – multinazionale con sede in Ungheria – ha offerto una panoramica sul proprio modello industriale integrato e sulla strategia di sviluppo nel settore chimico, con uno sguardo al futuro della sostenibilità. L’azienda ha ribadito il proprio impegno nel rafforzamento della filiera chimica europea, sottolineando il ruolo della resilienza e dell’integrazione verticale come leve strategiche.
Il primo intervento, affidato a Péter Császár, Senior Vice President dell’unità chimica del gruppo, ha offerto una visione strutturata dell’attività di MOL, dalla produzione di petrolio e gas alla raffinazione, distribuzione e produzione chimica, con una presenza in oltre 30 paesi e 25.000 dipendenti. Con una produzione di circa due milioni di tonnellate di prodotti chimici all’anno, MOL struttura la propria divisione chimica su tre divisioni: chimica di base (etilene, propilene, butadiene e aromatici); polimeri (HDPE, LDPE, PP con sette impianti produttivi); poliuretani (una nuova area in forte crescita, che comprende anche la produzione di propilene ossido). Pétér Császár ha evidenziato come, nonostante il difficile contesto europeo – con calo della domanda, alti costi energetici e concorrenza esterna – MOL sia riuscita a garantire stabilità di risultati (circa tre miliardi di dollari di Ebitda annuo negli ultimi otto anni) grazie a un modello industriale integrato e diversificato.
Krisztina Petrényiné Szabó, direttrice della divisione polimeri, ha presentato il piano di investimenti del gruppo, che supera due miliardi di dollari focalizzandosi su: nuova unità di conversione olefinica; ampliamento della capacità di PP a Bratislava; sviluppi per PE destinato a imballaggi riciclabili; raddoppio della capacità produttiva di anidride maleica; realizzazione di un impianto integrato per propilene ossido e glicole da 1,3 miliardi di euro (avvio previsto entro fine 2025). Krisztina Petrényiné Szabó ha inoltre sottolineato come MOL sia già fortemente impegnata nella transizione sostenibile, puntando su efficienza energetica, economia circolare e fonti rinnovabili. Tra i progetti avviati figurano: impianti fotovoltaici in Ungheria, Slovenia e Croazia per oltre 100 MW; sistemi di gestione rifiuti con capacità di riciclo fino a 1,5 milioni di tonnellate/anno; un impianto di idrogeno verde da 10 MW, il più avanzato dell’Europa Centro-Orientale.
MOL ha confermato il proprio orientamento europeo, spiegando che la scelta è dettata da fattori logistici e di mercato, ma ha anche ribadito l’attenzione ai segmenti di nicchia e all’innovazione di prodotto (polimeri per automotive, packaging riciclabile, applicazioni energetiche). Infine, grande attenzione è stata dedicata alla gestione dei rifiuti come leva di valore industriale: un ambito ancora in evoluzione, ma strategico per garantire feedstock di qualità al riciclo meccanico e chimico.