Riciclare XPS: si può fare

(Foto PoliTo)

Un gruppo di studenti (nella foto sopra) dell’Alta Scuola Politecnica - percorso biennale di eccellenza congiunto del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino - in collaborazione con GreenChemicals e Gamma Meccanica, ha lavorato per mettere a punto una soluzione per il riciclo di polistirene espanso (XPS) estruso. Questa tipologia di polistirene, largamente utilizzato nel campo dell’imballaggio, compreso quello alimentare, segue un ciclo di vita che porta allo smaltimento in discarica di circa il 95% del materiale, rappresentando così un'eccezione nel riciclo delle materie plastiche. Attraverso il progetto Oracle, i partner propongono adesso una metodologia per eliminare i contaminanti post-consumo presenti nei vassoi in polistirene espanso utilizzati per l’imballaggio degli alimenti.

La tecnologia Oracle sfrutta i principi fisici del riciclo meccanico. La materia plastica post-consumo viene fusa in un primo estrusore; successivamente, nel fuso viene iniettata anidride carbonica allo stato supercritico. Per estrazione, i contaminanti presenti nel materiale fuso passano nella corrente di CO2, che viene successivamente separata. Dopo l'eliminazione di tali impurità, si procede con una seconda estrusione che permette di ottenere i granuli di XPS riciclato.

A oggi il team multidisciplinare dell’Alta Scuola Politecnica ha eseguito campagne sperimentali che hanno mostrato risultati promettenti, dimostrando la capacità del processo Oracle di produrre materia prima secondaria che soddisfa il grado di purezza del polimero secondo gli standard qualitativi adatti a essere riutilizzati nel settore edile. Il progetto Oracle è stato coordinato da Lidia Castoldi, docente presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e da Fabio Deorsola, docente presso il Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT del Politecnico di Torino ed è stato incluso tra i migliori del 18° ciclo dell’Alta Scuola Politecnica, a conferma della sua validità.