Un piano per rafforzare l'industria chimica dell'UE

La Commissione europea ha presentato un piano d'azione per l'industria chimica al fine di rafforzare la competitività e la modernizzazione del settore chimico dell'Unione Europea. Il piano d'azione affronta sfide chiave, in particolare gli elevati costi energetici, la concorrenza globale sleale e la debolezza della domanda, promuovendo al contempo gli investimenti in innovazione e sostenibilità. Esso è accompagnato da un pacchetto di semplificazione sulle sostanze chimiche, il sesto presentato finora dalla Commissione in questo mandato, il cosiddetto Sesto Omnibus, per snellire e semplificare ulteriormente la legislazione chiave dell'UE in materia di sostanze chimiche, insieme a una proposta per rafforzare la governance e la sostenibilità finanziaria dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
Il piano di azione si dipana su quattro fronti. Per quanto riguarda resilienza e parità di condizioni, la Commissione istituirà, insieme agli Stati membri e alle parti interessate, un'alleanza per le sostanze chimiche critiche (Critical Chemical Alliance) per affrontare i rischi di chiusura di capacità nel settore. L'alleanza individuerà i siti di produzione critici che necessitano di sostegno politico e affronterà questioni commerciali come la dipendenza e le distorsioni della catena di approvvigionamento. La Commissione applicherà inoltre rapidamente misure di difesa commerciale per garantire una concorrenza leale, ampliando al contempo il monitoraggio delle importazioni di sostanze chimiche attraverso l'attuale task force per la sorveglianza delle importazioni. L'alleanza allineerà le priorità di investimento, coordinerà i progetti UE e nazionali, compresi i Progetti Importanti di Comune Interesse Europeo (IPCEI), e sosterrà i siti di produzione critici dell'UE per promuovere l'innovazione e la crescita regionale.
In tema di energia e decarbonizzazione la Commissione attuerà a pieno ritmo il piano d'azione per l'accessibilità all’energia e contribuire a ridurre gli elevati costi sia dell’energia che delle materie prime. Norme chiare sono state introdotte per l'idrogeno a basse emissioni di carbonio e gli aiuti di Stato saranno aggiornati per ridurre i costi dell'elettricità per un maggior numero di produttori chimici entro la fine dell'anno. Il piano incoraggia inoltre l'utilizzo di fonti di carbonio pulite come la cattura del carbonio, la biomassa e i rifiuti, oltre al sostegno alle energie rinnovabili. Inoltre, è stata avviata una consultazione pubblica sul miglioramento del riciclo chimico.
In merito a mercati trainanti e innovazione il piano d'azione evidenzia incentivi fiscali e misure fiscali per stimolare la domanda di prodotti chimici puliti. L'imminente legge sull'acceleratore di decarbonizzazione dell'industria definirà norme UE in materia di contenuti e sostenibilità per sostenere la crescita del mercato e gli investimenti in tecnologie pulite. La futura strategia per la bioeconomia e la legge sull'economia circolare stimoleranno l'efficienza delle risorse dell'UE e il riciclo dei prodotti chimici e rafforzeranno il mercato delle alternative biologiche e riciclate rispetto ai materiali e ai prodotti di origine fossile. La Commissione lancerà inoltre poli di innovazione e sostituzione dell'UE e mobiliterà i finanziamenti UE nell'ambito di Horizon Europe (2025-2027) per accelerare lo sviluppo di sostituti chimici più sicuri e sostenibili.
Infine, il piano prevede interventi sulle sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS), ribadendo l'impegno della Commissione a ridurre al minimo le emissioni di PFAS attraverso una restrizione solida e scientifica, garantendo al contempo l'uso continuo in applicazioni critiche, a condizioni rigorose, laddove non siano disponibili alternative, che saranno proposte rapidamente dopo il parere dell'ECHA. La Commissione investirà inoltre nell'innovazione, promuoverà la bonifica basata sul principio "chi inquina paga" e darà priorità allo sviluppo di alternative più sicure.
L'industria chimica dell'Unione Europea è il quarto settore manifatturiero per dimensioni, con 29.000 aziende che creano 1,2 milioni di posti di lavoro diretti e supportano 19 milioni di persone lungo le filiere. Il piano d'azione per l'industria chimica europea si basa sulla Bussola per la Competitività e sul Clean Industrial Deal, mentre il pacchetto di semplificazione rispetta l'impegno della presidente Ursula von der Leyen di semplificare la legislazione dell'UE e ridurre gli oneri amministrativi, aiutando le imprese a innovare e crescere.