(Foto sito internet Aquafil)

Il consiglio di amministrazione di Aquafil ha approvato nei giorni scorsi i risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2023. I ricavi a tale data sono stati pari a 571,8 milioni di euro, di cui 129,6 milioni del quarto trimestre, registrando un decremento del 16,4% e del 16% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. La variazione è riconducibile sia a una riduzione delle quantità vendute nell’intero esercizio, inferiori del 4,7% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, sia a un diverso mix di vendita (minori fibre ma maggiori polimeri) oltre che alla forte riduzione dei prezzi di vendita dovuti al loro allineamento ai minori costi della materia prima.

I ricavi in EMEA sono stati pari a 295,2 milioni di euro di cui 66,8 milioni del quarto trimestre, registrando un decremento del 20,9% e del 16,1% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. Quelli in Nord America sono stati pari a 182,7 milioni di euro di cui 40,4 milioni del quarto trimestre, registrando un decremento del 9,6% e del 15,6% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. Quelli in Asia-Oceania infine sono stati pari a 92 milioni di euro di cui 21,8 milioni del quarto trimestre, registrando una diminuzione del 13% e del 15,8% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. I ricavi a marchio Econyl hanno registrato un’incidenza sul fatturato delle fibre pari al 49,6% nell’esercizio 2023 e del 49,2% nel quarto trimestre, rispetto al 43,5% e al 43,8% nei medesimi periodi dell’esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2023 l’Ebitda si è attestato a 47,5 milioni di euro, di cui 10,5 milioni del quarto trimestre, in diminuzione del 48,5% e del 44,9% rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente. Il margine Ebitda è pari al 8,3% contro il 13,5% del medesimo periodo dell’esercizio precedente, riduzione riconducibile principalmente all’effetto stock (alto costo unitario delle materie prime a magazzino creatosi nel corso del 2022 per circa 24 milioni di euro) oltre che alle minori quantità vendute. L’Ebit al 31 dicembre 2023 è stato pari a 8,9 milioni di euro, di cui 4,5 milioni del quarto trimestre, con la variazione registrata nell’intero periodo ascrivibile al decremento dell’Ebitda.

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Giulio Bonazzi)

“L’esercizio 2023 si è sviluppato in un contesto di forte volatilità del mercato di riferimento. Le tendenze anticipate durante la presentazione degli obiettivi della società lo scorso novembre, sono state confermate dai dati consolidati di gruppo. Nel complesso, l'anno appena concluso ha mostrato una riduzione dei volumi modesta rispetto all’esercizio precedente, ma con un andamento differente fra le diverse linee di prodotto. In EMEA, nel quarto trimestre la domanda è stata superiore a quella registrata nel medesimo periodo dell’esercizio precedente sia per le fibre destinate alla pavimentazione tessile sia per i polimeri. Per quanto riguarda la linea di prodotto delle fibre per abbigliamento, si è confermata la forte debolezza che ha caratterizzato tutto l’esercizio. In termini di quantità vendute, gli Stati Uniti hanno mostrato una leggera debolezza dei mercati delle fibre destinate alla pavimentazione tessile e delle fibre per abbigliamento. In Asia-Pacifico le quantità vendute sono rimaste pressoché stabili rispetto a quelle del 2022”, ha commentato Giulio Bonazzi (nella foto qui sopra a sinistra), amministratore delegato di Aquafil.

 

“Il progetto engineering plastics in EMEA ha raggiunto gli obiettivi prefissati per l’esercizio 2023, che confermano le aspettative di crescita previste per il prossimo biennio. La marginalità ha subito una sensibile riduzione come conseguenza dell’elevato valore unitario delle rimanenze formatesi durante il precedente esercizio e sensibilmente diminuito nel corso del 2023, con un effetto sull’anno di 24 milioni. In questo contesto, i prodotti a marchio Econyl aumentano la loro incidenza sulle fibre rispetto allo scorso esercizio. Il gruppo conferma i target economico finanziari annunciati, continuando a mantenere come obiettivi strategici le azioni di incremento di produttività e di efficienza energetica oltre che la riduzione dei costi ed il contenimento del debito”, ha aggiunto l’ad.